A cura di Angela Del Gaudio
Figura di Lissajous detta anche CURVA DI BOWDITCH , modello prodotto dall’intersezione di due curve sinusoidali i cui assi sono perpendicolari tra loro. Studiate per la prima volta dal matematico americano Nathaniel Bowditch nel 1815, le curve furono studiate in modo indipendente dal matematico francese Jules-Antoine Lissajous nel 1857–58. Lissajous usò uno stretto flusso di sabbia che scorreva dalla base di un pendolo composto per produrre le curve.
Se la frequenza e l’angolo di fase delle due curve sono identici, la risultante è una linea retta giacente a 45° (e 225°) rispetto agli assi coordinati. Se una delle curve è sfasata di 180° rispetto all’altra, viene prodotta un’altra retta che si trova a 90° di distanza dalla linea prodotta dove le curve sono in fase ( cioè a 135° e 315°).
Altrimenti, con ampiezza e frequenza identiche ma una relazione di fase variabile, si formano ellissi con posizioni angolari variabili, tranne che una differenza di fase di 90° (o 270°) produce un cerchio attorno all’origine. Se le curve sono sfasate e differiscono in frequenza, si formano figure intricate .
Di particolare utilità in elettronica, le curve possono essere fatte apparire su un oscilloscopio, la forma della curva serve a identificare le caratteristiche di un segnale elettrico sconosciuto. A tale scopo una delle due curve è un segnale di caratteristiche note. In generale, le curve possono essere utilizzate per analizzare le proprietà di qualsiasi coppia di moti armonici semplici tra loro perpendicolari.